Questo set è composto da una moneta antica d'época Costanzo II (337-361 d.C.) di 16mm di diametro nella sua capsula ermetica protettiva e 2 stampe ad altissima risoluzione montata sotto un passepartout di qualità museale in una cornice di legno effetto quercia bianca. Il tutto protetto da un vetro che garantisce protezione da polvere, schizzi e contatti.
IL ARTEFATTO
LA STAMPA PRINCIPALE
IL PASSEPARTOUT
L'INQUADRAMENTO
Costanzo II, nato il 7 agosto 317 a Sirmio in Serbia, è un imperatore romano cristiano del Basso Impero.
È figlio dell'imperatore regnante Costantino I, che aveva usurpato il titolo imperiale nel 306, riconosciuto Augusto e legittimato nel 310, e di Fausta, sua seconda moglie.
È il terzo figlio dell'imperatore, dopo Crispo, figlio di Minervina, Costantino II, figlio di Fausta. Un quarto figlio, Costante I, anch'egli figlio di Fausta, completa i fratelli nel 320. Questi figli ricevono un'educazione affidata a tutori cristiani.
Costanzo fu elevato l'8 novembre 324 al rango di Cesare, così come i suoi due fratelli, Costante I, Costantino II e i loro cugini.
Alla morte di Costantino nel 337, i tre fratelli, temendo una divisione tra cinque eredi, furono acclamati Imperatori e si spartirono l'Impero il 9 settembre 337, dopo aver massacrato quasi tutta la loro famiglia. Costanzo II ottiene la parte orientale dell'Impero.
Nel 340 Costantino II fu ucciso da Costante I, che si pose a capo dell'Occidente romano, prima di essere a sua volta assassinato, nel 350, da un suo generale, Magnenzio, che ne usurpò il titolo imperiale. Costanzo II lo sconfisse nel 353. Due anni dopo, era il dominatore indiscusso del mondo romano.
Costanzo invia il suo ultimo parente sopravvissuto, Giuliano, fratello minore di Gallo, a servire come Cesare in Gallia nel 355 e apprende, nel 360, che Giuliano, dopo aver liberato la Gallia, ha usurpato il titolo di Augusto. Rifiuta di riconoscere l'usurpazione ma, malato, deve interrompere la sua marcia militare verso Mopsuestia in Cilicia, dove muore il 3 novembre 361, dopo aver nominato suo successore Julien, un tempo suo rivale.
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